Avvertenza: il seguente rapporto contiene descrizioni di violenza fisica, anche sessuale.

Nia* è stata soccorsa nella notte tra il 26 e il 27 dicembre 2022. Lei e altre 112 persone hanno trascorso 24 ore su un gommone sovraffollato. Il team di SOS MEDITERRANEE ha cercato l'imbarcazione per ore al buio prima di individuare una luce lampeggiante a quattro miglia nautiche dall'Ocean Viking. Dopo aver messo in mare i tre motoscafi, l'equipaggio ha sentito piangere i bambini nel cuore della notte e ha percepito la paura delle persone sul gommone. Nia* ha tenuto la mano di un'altra sopravvissuta mentre raccontava la sua storia al team a bordo poco dopo il salvataggio.

‍"Sono stato in Libia per tre anni, tre lunghi anni. In Libia picchiavano le donne mattina e sera. Ho visto donne morire davanti a me. Ti violentano, ti trattano come un animale. Picchiano anche i bambini e i neonati. Se rimani in Libia, ti ammali la testa. Guardate quest'uomo, non è più con noi. Anche se non parliamo la stessa lingua, l'ho tenuto nella barca perché avrebbe potuto cadere in qualsiasi momento. Non parla più. Non mangia più da solo. Ho condiviso con lui la poca acqua che avevo durante la traversata. La Libia fa questo effetto alle persone. Alcuni diventano fantasmi. E io ho dolori allo stomaco perché ho avuto un aborto spontaneo poco prima di salire sulla nave. Non è normale. Mi fa star male pensarci. Ecco perché sto aiutando quest'uomo, e tutti sono gentili con lui, perché sappiamo com'è la Libia. La Libia può distruggerti".

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* Il nome è stato cambiato per proteggere la persona.

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Crediti Foto di copertina: Michael Bunel / SOS MEDITERRANEE

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